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martedì 23 ottobre 2007

A chi interessa più scoprire se ciò che si scrive è vero?

Ho letto questo.
Penso questo:
C’è differenza fra sincerità e onestà. Una linea sottile sottile che diventa trincea di sacchi di sabbia e mattoni. È vero, vi è uno strano modo di recensire Sappiano le mie parole di sangue. Anzi due: uno coinvolto da una scrittura che penetra nelle viscere; uno ammantato da una coltre di neo sarcasmo che ha il gusto della burla da scemo del paese. Vi è, in mezzo, una verità che a nessuno preme di indagare, e questo è intellettualmente scorretto. Se non è scorrettezza, allora è disinformazione. Peggio, sia per gli uni che per gli altri recensori. Questo Paese (il mio, il nostro) si culla, da un po’ di anni, sotto allo scintillio di gemellaggi imprenditoriali e politici che hanno evidenziate le voci “Balcani” e “Mediterraneo”. Finanziamenti e investimenti pubblici sono dirottati in quelle direzioni. Public Relation e New Economy. Tutto è meravigliosamente nuovo e splendidamente redditizio per una specifica classe politica e imprenditoriale. Il libro di Babsi Jones, a prescindere dalle recensioni, a prescindere – perfino – dal piacere o meno, avrebbe dovuto suscitare un qualche interesse da parte della stampa. Avrebbe dovuto, qualcuno (sarebbe bastato uno solo), domandarsi: Sarà vero? E invece no. Invece vi è silenzio e vi è la solita accondiscendenza passiva e stupido atteggiamento da burattino che è il male cronico di ogni italiano. Ci si perde nelle discussioni vuote, fatte di piccole prepotenze intellettuali, e si devia dal fatto in sé. È così che siamo stati educati: ci scagliamo frecce avvelenate da archi sempre tesi e dimentichiamo di osservare, pensando che uno sguardo qua e là sia sufficiente.
Penso, io, che semmai dovessi incontrare la Letteratura, le domanderei scusa per il ruolo in cui, noi, l’abbiamo relegata. E, se, per un’inaspettata fortuna, mi dovesse capitare di incontrare il Giornalismo, mi prenderei la briga di domandargli: Dove ti sei nascosto per tutto questo tempo? Ritorna, ché mi manchi assai. Il resto è brodaglia: recensioni viscerali e recensioni sarcastiche. Solo consueto sapore di sé.