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domenica 3 giugno 2007

Non ci resta che piangere.




Probabilmente qualcuno già è a conoscenza della nuova tendenza che, arrivata dal Giappone, ha attecchito anche in Europa. Mi riferisco ai Crying Clubs, pub in cui si va a versare liberamente le proprie lacrime represse.

Sull’argomento:
Etimologia della parola piangere
No piangi? No party!
Crying Clubs: piangere in pubblico è diventata una tendenza
Alla ricerca del pianto perduto: dipinti e lacrime di James Elkins
La tristezza del pianto

Naturalmente non possono mancare i consigli e i manuali e perciò:

Istruzioni per piangere
Miniguida per piangere senza farlo vedere troppo

A parte il fatto – mio personale e perciò sorvolabile – che il pianto sia un momento intimo di liberazione e riflessione, mi chiedo se sia veramente positivo governare (sempre che ci si riesca realmente) quella che dovrebbe essere una valvola di sfogo spontanea e non solo la scientifica liberazione di cortisolo e endorfine.