Roberto inspira profondamente e trattiene il più a lungo possibile l’ossigeno dentro i polmoni fino a sentire pulsare le tempie. Poi caccia fuori un lungo respiro nel quale ingabbia tutti i suoi pensieri più recenti. Pensieri che non hanno nulla a che fare con lo scorrere ordinato della sua vita senza troppe pretese, racchiusa nella convinzione che ciò che siamo non dipende da noi ma da un disegno più ampio nel quale capitiamo come attori casuali incapaci di quella perfezione divina che non è concessa a nessun uomo. Inspira ancora e questa volta tira una profonda boccata di Marlboro. La luna si specchia nel mare. Quante volte aveva sognato una scena così romantica? Quante volte aveva desiderato di poterla condividere con una donna? Ma non lei. Lei non ha nulla a che vedere coi suoi sogni, coi suoi progetti. A quasi quarant’anni, con un passato cancellato con fatica e un disegno preciso per il futuro, senza pretese ma con assiomi definiti dalla natura stessa, Roberto sa che non è lei la donna che lo riscatterà, che gli darà ciò che gli hanno insegnato ad amare: il matrimonio e dei figli.
Lei è un errore, una tentazione alla quale non ha saputo resistere. La sua pelle liscia, la sua corazza caduta e la sua fragilità emersa nel desiderio fisico. Non ha saputo resistere alla sua voglia di essere abbracciata. Non ha saputo resistere al desiderio di lei che sentiva crescere dalle viscere. Espira e s’illude di buttar fuori anche quei pensieri con il fumo che forma una nuvola davanti ai suoi occhi. Pensieri che non avrebbero dovuto essere suoi. E ora come dirle che è tutto iniziato e finito quella stessa notte? Cosa vuole lei? Se lo domanda quasi per dovere. In fondo è già convinto di non poter essere lui a darle ciò che vuole prima ancora di sapere cos’è. Si annida in lui la consapevolezza della precarietà di pensieri che non gli sarebbero appartenuti in contesti più famigliari, nel tentativo di perdonarsi qualcosa per cui, in fondo, si sente orgoglioso come ogni uomo. Scaccia i pensieri di orgoglio e ricerca pensieri più elevati, degni di lui, di quel nuovo lui così difficile da raggiungere, quel lui che ha conquistato con pazienza la fiducia e l’amicizia di lei. Che sarà della loro amicizia? Roberto non può fare a meno di pensarci. Lei si gira nel letto. La luce della luna entra nella stanza e disegna ombre blu sul suo volto. Non è sicuro che stia dormendo davvero, ma se ne sta immobile. Forse ha intuito i suoi pensieri. Forse anche lei si sta domandando cosa succederà domani.
Lei è un errore, una tentazione alla quale non ha saputo resistere. La sua pelle liscia, la sua corazza caduta e la sua fragilità emersa nel desiderio fisico. Non ha saputo resistere alla sua voglia di essere abbracciata. Non ha saputo resistere al desiderio di lei che sentiva crescere dalle viscere. Espira e s’illude di buttar fuori anche quei pensieri con il fumo che forma una nuvola davanti ai suoi occhi. Pensieri che non avrebbero dovuto essere suoi. E ora come dirle che è tutto iniziato e finito quella stessa notte? Cosa vuole lei? Se lo domanda quasi per dovere. In fondo è già convinto di non poter essere lui a darle ciò che vuole prima ancora di sapere cos’è. Si annida in lui la consapevolezza della precarietà di pensieri che non gli sarebbero appartenuti in contesti più famigliari, nel tentativo di perdonarsi qualcosa per cui, in fondo, si sente orgoglioso come ogni uomo. Scaccia i pensieri di orgoglio e ricerca pensieri più elevati, degni di lui, di quel nuovo lui così difficile da raggiungere, quel lui che ha conquistato con pazienza la fiducia e l’amicizia di lei. Che sarà della loro amicizia? Roberto non può fare a meno di pensarci. Lei si gira nel letto. La luce della luna entra nella stanza e disegna ombre blu sul suo volto. Non è sicuro che stia dormendo davvero, ma se ne sta immobile. Forse ha intuito i suoi pensieri. Forse anche lei si sta domandando cosa succederà domani.