Il fatto che sto per raccontarvi si svolge nella mia città, che per chi non lo sapesse non è Pescara, dove vivo da circa tre anni, ma Parma, sebbene i miei impulsi nomadi mi abbiano portato a vivere in molte città, tutte amate, tutte ugualmente complici di momenti importanti. Il fatto è questo: alle ultime amministrative, lo scrittore Beppe Sebaste ha appoggiato, seguendo le sue libere idee, una lista di sinistra che si opponeva alla vincente lista di destra “A Parma con Ubaldi”, e per questo è stato e continua ad essere bersaglio e oggetto di veri e propri soprusi: attacchi personali a mezzo stampa, minacce di querele, messa all’indice in strada, rifiuto di saluto e simili dimostrazioni di quell'autoritarismo di cui parlavo, sebbene in forma diversa, qui. La denuncia meglio definita la trovate qui. Da parte mia, che – ironia della sorte! – per dieci anni mi sono chiamata Ubaldi, e tale è il cognome che porta mia figlia, colgo l’invito che mi giunge da molti amici della mia città e ne parlo sul mio blog, invitando tutti voi a fare altrettanto perché è tempo che in questo Paese (il mio, il nostro) la libertà di pensiero, la libertà politica, la libertà e la laicità assumano un aspetto concreto.
mercoledì 20 giugno 2007
Io sto dalla parte di Beppe Sebaste.
Scrive assunta altieri alle 9:37 PM
Categoria: io la penso così, segnalazioni