GLI ALTRI CASSETTI

mercoledì 20 giugno 2007

Io sto dalla parte di Beppe Sebaste.

Il fatto che sto per raccontarvi si svolge nella mia città, che per chi non lo sapesse non è Pescara, dove vivo da circa tre anni, ma Parma, sebbene i miei impulsi nomadi mi abbiano portato a vivere in molte città, tutte amate, tutte ugualmente complici di momenti importanti. Il fatto è questo: alle ultime amministrative, lo scrittore Beppe Sebaste ha appoggiato, seguendo le sue libere idee, una lista di sinistra che si opponeva alla vincente lista di destra “A Parma con Ubaldi”, e per questo è stato e continua ad essere bersaglio e oggetto di veri e propri soprusi: attacchi personali a mezzo stampa, minacce di querele, messa all’indice in strada, rifiuto di saluto e simili dimostrazioni di quell'autoritarismo di cui parlavo, sebbene in forma diversa, qui. La denuncia meglio definita la trovate qui. Da parte mia, che – ironia della sorte! – per dieci anni mi sono chiamata Ubaldi, e tale è il cognome che porta mia figlia, colgo l’invito che mi giunge da molti amici della mia città e ne parlo sul mio blog, invitando tutti voi a fare altrettanto perché è tempo che in questo Paese (il mio, il nostro) la libertà di pensiero, la libertà politica, la libertà e la laicità assumano un aspetto concreto.