Ieri ero a Roma e pensavo: vorrei esserci domani.
Stamattina mi sono detta: scrivo del Gay Pride, di quel che significa per me, di quanto sia fondamentale, essenziale, vitale che questo Paese (il mio, il nostro) prenda coscienza di quel valore assoluto, irrinunciabile che è la laicità.
Poi ho constatato che qualcuno lo aveva già fatto, per me, per noi, e assai bene, descrivendo quei passaggi fondamentali che dal petto confluiscono nel cervello dove esplodono per non implodere.