Intanto vi lascio qualcosa, nei brevi post/segnalazione a seguire.
sabato 31 marzo 2007
Rieccomi
Intanto vi lascio qualcosa, nei brevi post/segnalazione a seguire.
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1:14 PM
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1:12 PM
Categoria: segnalazioni
Sono stati pubblicati altri due racconti su Parole per sé:
Roberta (cara amica che non si decide ad aprire un Blog): Una breve storia d'amore. (leggi)
Alberto (il puro, :-D): Chissà qual era il suo nome... (leggi)
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1:06 PM
Categoria: parole per sé
domenica 25 marzo 2007
venerdì 23 marzo 2007
Ricordi
Mi piace ripeterla: ricordi ricordi ricordi ricordi ricordi ricordi...
I ricordi sono l’insieme che ci costituisce. Siamo il ricordo del bambino, dell’adolescente, del rivoluzionario, del noioso, del rompiballe, del simpatico, dell’insopportabile, dello stacanovista, dell'adulto, del qualunquista, dello stupido, del saggio, dello sportivo, dello sfaticato, dell’altruista, del cinico, del codardo, del pressappochista, del comunista, del fascista, del buono, del diverso, del razzista, del guerrafondaio, dell’insensibile, dell’amante, del bidonaro, del golpista, del cosmopolita, dell’innamorato, del deluso, dell’antipatico, del qualunquista, del sognatore, del pio, del trasgressivo, del disilluso, dell’impertinente, del consolatore, del tradito, del figlio, dello studioso, del traditore, del genitore, dell’amico… che siamo stati.
Senza ricordi non siamo nulla.
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1:16 AM
Categoria: io la penso così
martedì 20 marzo 2007
domenica 18 marzo 2007
La rivoluzione che parte dalla grammatica.
Lei però non dà segni di stanchezza. È lì a picchiare velocemente i tasti sul computer. La osservo. Ogni tanto sorride, ride, dice qualche parola ad alta voce. Sta messaggiando con qualcuno dei suoi amici. A un certo punto gira il monitor verso di me e mi invita a “leggere” un messaggio. Non c’è una sola parola. Il messaggio è costruito interamente da animazioni colorate e allegre. Non riesco a decifrare il neo-geroglifico, ma la sensazione che me ne deriva è di gradevole e leggera piacevolezza. Le chiedo di decifrarlo per me e constato che ha un senso compiuto e perfino profondo. Vedo la scintilla nei suoi occhi che sintetizza un concetto ampio: io so leggere, usare e interpretare le tue parole, tu non sei capace di leggere, usare e interpretare le mie. E sapete una cosa? Lo trovo giusto e affascinante come lo è ogni forma di ribellione. Ma quale stupro della lingua italiana? Questi ragazzi – molto spesso – sono perfettamente in grado di utilizzare l’una e l’altra forma espressiva. Elaborano una scelta ben precisa fra una creatività indotta/convenzionale e una più libera e più sintetica anche nella forma scritta.
Mi è tornato alla mente un articolo letto qualche tempo fa, a proposito degli sms che stimolano la creatività. L’ho cercato su internet e ritrovato.
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2:47 AM
Categoria: io la penso così
Il racconto di Dandapit
(Dialoghi immaginari fra me ed un’altra che dentro vive.
Con soffice voce d’amore le parlo, nel sussurro d’un desiderio di semplicità e comprensione, raccontandomi per filo e per segno, mentre in silenzio m’ascolta.)
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2:46 AM
Categoria: parole per sé
venerdì 16 marzo 2007
La forza della determinazione.
(Io sono “IO”. Non per credersi chissà cosa, ma, cavolo, sono tutto qua? Due sole vocali: “I”, “O”. L’esistenza si riduce a questo? E non è che “TU” ti sia tanto allargato, nel vivere. “Tu” sei una consonante e una vocale, tu--tto qua, pure tu. )
(Una stella ozia pigramente sulla schiena del monte, brilla in uno spazio buio di cielo, così piccola non ha paura del vuoto, del nulla che la circonda.
La montagna è una striscia scura, frastagliata contro il blu più chiaro del cielo.)
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11:28 PM
Categoria: parole per sé
giovedì 15 marzo 2007
Berlusconi è indignato.
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12:31 AM
Categoria: attualità e opionioni
mercoledì 14 marzo 2007
Parole per sé. Loop? No, solo spiegazioni.
In molti, anche – anzi soprattutto – gente che non conosco, mi hanno scritto in privato chiedendomi se dietro questo progetto ci sia qualcosa di più. Nessuno osa fare la domanda direttamente, ma ho capito (sono una tipa sveglia!) che ciò che si cela dietro le righe è il dubbio – o forse speranza – di una patinatura. La risposta è no. Parole per sé non ha la pretesa di diventare un libro di carta, ma un book virtuale che raccolga una moltitudine, il più possibile vasta, di frammenti di vita. Questo per un motivo fondamentale: sono profondamente persuasa che la rete sia il futuro della letteratura, del giornalismo e perfino dell’insegnamento e di molte altre attività professionali. Un book virtuale ha due vantaggi immediati: uno per lo scrittore (che nel caso di Parole per sé è multiplo) e consiste nella velocità di pubblicazione e nella possibilità di far sentire la propria voce confrontandosi direttamente con il suo pubblico, l’altro per il lettore che ha la possibilità di interagire ed evolversi da personaggio indotto a protagonista diretto e a scrittore esso stesso, attraverso la produzione di altri contenuti. Quindi, a questi vantaggi se ne aggiunge un terzo: la possibilità di superare il limite della finitezza e riempire gli spazi emozionali che, inevitabilmente, ogni racconto lascia.
Altro punto molto discusso, in privato, è legato alla decisione di chiudere i commenti sul blog Parole per sé. Qualcuno, che non rientra fra i miei lettori abituali – lo dico per trasparenza e con orgoglio – mi ha perfino accusata di voler imitare Babsi Jones. Che dire? Non è così, tanto più che l’idea è nata prima che, a seguito della ormai nota lettera al commentatore generico si diffondesse nell’etere la polemica circa il commento sì e il commento no. La decisione è stata determinata da un senso di profondo rispetto nei confronti di chi invia il proprio contributo. Qualcuno, come il già pubblicato Francesco, preferisce l’anonimato e ritengo sia una scelta da rispettare. Lo scopo di questo progetto non è creare imbarazzo, ma stimolare il dialogo con se stesso. Chi deciderà di pubblicare su Parole per sé, potrà inserire un link sul proprio blog e aprire i commenti in quella sede. Questo, secondo me, risponde a due esigenze fondamentali: da un lato il rispetto delle emozioni, d’altro lato contribuire, assieme, a costruire la rete, cercando di far risorgere dalle proprie ceneri l’interazione intelligente e la vivacità espressiva.
Infine, a chi ha proposto di creare un sistema di voto del racconto rispondo con la stessa arroganza di cui sono stata accusata in privato: sciò, sciò…vai via, non sei il benvenuto. Resta chiuso nel tuo polmone catodico, con il pollice attaccato alla minuscola tastiera del tuo cellulare, continua a votare il tuo eroe preferito, ma non qua. (Questa è la diarrea di cui scrivevo qua.). La tua strada sarà sicuramente affollata, ma senza me.
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10:59 AM
Categoria: parole per sé
lunedì 12 marzo 2007
Creativi in Erba
Intanto, se vi va, potete fare un salto su CALIBRO ZEROQUINDICI e sbirciare nello scaffale F.
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2:49 AM
Parole per sé
Vi invito a leggere i racconti già pubblicati:
Il vero nemico
scritto da Francesco
Due canzoni ricordo della mia giovinezza, due frasi che hanno lasciato un segno tanto profondo da sembrare cicatrici bianche di frustate nella carne dell'anima.
Una era un verso del "Cantico dei drogati" di Fabrizio De Andrè, quello in cui racconta di "folletti di vetro / che mi spiano davanti /che mi ridono dietro...". Tutta la canzone era una visione allucinata della realtà, che solo molto dopo ho collegato con un principio di alcolismo con cui Fabrizio stava facendo i conti. Per me era la negazione della vita, la sublimazione del dolore dell'esistenza portato all'estremo, le corde del violino nel Trillo del diavolo che si spezzano una ad una... anche se l'ultima reggeva sempre.
L'altra, del tutto diversa, era... (leggi)
Brindisi
scritto da Assu
h
Ha appreso da poco che c’è una cosa che si chiama scrittura.
I grandi coprono fogli di segni. Questi segni sono allineati e organizzati in gruppi. Le piacciono soprattutto quelli che vanno in su e quelli che vanno in giù. Gli altri sono un pochino noiosi. Si esercita a riempire pagine e pagine di segni che crede essere molto simili a quelli dei genitori. Fa gruppi di segni più corti e più lunghi, come i grandi, ma sta attenta ad includerne sempre parecchi che vanno su e parecchi che vanno giù, così che la sua scrittura risulti più interessante per chi la legge. È rimasta momentaneamente delusa dal ... (leggi)
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2:29 AM
Categoria: parole per sé
sabato 10 marzo 2007
Mastrogiacomo come Baldoni?
La libertà di stampa è fondamentale, soprattutto in guerra (consentitemi di definire con il suo vero nome questa missione di pace) e mi aspetto che il Governo prenda seriamente in considerazione, insieme alla decisione di rifinanziamento della missione in Afghanistan, anche una politica di maggiore protezione dei giornalisti che svolgono il loro lavoro affinché ciò che succede in guerra possa essere noto a tutti e affinché sia sempre meno possibile nascondere la verità o quantomeno tutte le verità.
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2:48 AM
Categoria: attualità e opionioni
Credo in un solo Dio...e aborro la politica cattolica.
Vi ringrazio per i commenti sul mio credo.
Personalmente sono stanca di Verità pronunciate in nome di Dio. È tempo che i signori della Chiesa assumano la responsabilità personale di ciò che affermano e che la finiscano di rompere i coglioni (se è consentito a Sgarbi dire parolacce in televisione per difendere il papa sarà consentito anche a me dirne per difendere il mio diritto di esprimere la mia opinione) con assurde pretese di autorevolezza riconosciuta da Dio. Ma quale Dio? Quale autorevolezza? Quale autorevolezza e, soprattutto, quale missione di carità e fratellanza si può riconoscere a chi si scaglia contro le minoranze rispondendo a una manifestazione (organizzata dall’arcigay) per il diritto all’uguaglianza dignitaria oltre che costituzionale con una manifestazione di rinculo (che sarà organizzata per fine marzo)?
È tempo che i signori della Chiesa risciacquino i panni sporchi di sangue e iniquità, di menzogne e plagio, di sensi di colpa indotti… è tempo che si occupino di anime, sempre che ricordino di cosa si tratta, e che la smettano di occuparsi di politica. Ma come cavolo si permette la Chiesa che si costituisce parte civile accanto a un prete pedofilo (condannato da un tribunale penale a seguito di indagini che lo hanno messo al tappeto e costretto a confessare le violenze su sei bambini) chiedendo un risarcimento di varie centinaia di migliaia di euro a un ragazzo che ha avuto il coraggio di denunciare, a parlare di moralità e di valori? Come si permette di interferire nelle questioni di Stato, quando non fa neppure parte dello Stato? Come cavolo possiamo permettere che si parli di politici cattolici quando uno dei fondamenti della Democrazia è proprio la laicità?
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12:38 AM
Categoria: io la penso così
venerdì 9 marzo 2007
Please, visit Italy.
Si eleva lo sdegno creativo (?). Il punto interrogativo perché fra questi commenti ho letto una serie di ovvietà dettate più dal gusto di dire scempiaggini (spesso sotto la protezione di un nick) che da una vera e propria riflessione professionale.
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10:54 PM
Categoria: attualità e opionioni, io la penso così
giovedì 8 marzo 2007
Credo in un solo Dio...
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11:10 PM
Categoria: io la penso così
Auguri? No grazie, preferisco il vino.
L’otto marzo ha per me un significato personale ed emozionale: è il giorno in cui è morta mia nonna, una donna eccezionale che mi ha insegnato (senza facile pateticità) molto più di quanto negli anni abbia appreso dalla scuola, dall’università, dai master... Era una donna forte che non ha mai parlato di femminismo, ma ha vissuto la sua vita esprimendo appieno quel concetto di ricerca di dignità umana e personale che spesso manca nella donna moderna. Troppo spesso le donne confondono la parità dignitaria con la parità fisica.
Riconoscere una fondamentale, genetica e formativa diversità fra uomo e donna è essenziale alla crescita della donna. Fino a quando non lo capiremo, lotteremo contro i mulini a vento di un’uguaglianza contro natura; ci scontreremo contro i muri di gomma di una società maschilista non solo per scelta culturale ma per ancestrale ricordo di superiorità fisica.
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11:00 PM
Categoria: io la penso così
Mi è successo Benito.
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7:17 PM
Categoria: segnalazioni
domenica 4 marzo 2007
Solidarietà, chi è costei?
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11:28 AM
Categoria: segnalazioni
sabato 3 marzo 2007
Milano è solo Milano.
dolore dolore dolore dolore dolore dolore dolore dolor dolo dol do d … r ri rin rina rinas rinasc rinasci rinascit rinascita rinascita rinascita rinascita rinascita rinascita rinascita
Cammino fra le strade di Milano. Ci riconosciamo. Ci siamo amate oppure no. Non ritrovo le emozioni passate. Non le cerco. Sentimenti appesi al filo di una notte. Viaggi nell’anima con la vana pretesa di poterla incastrare in un sogno. Parole che parevano tatuate sulla pelle.
parole parole parole parole parole parole parole parol paro par pa p …
Cos’è la verità in amore? Non è forse quella che inizia con l’intesa di uno sguardo?, con la passione che si fa innamoramento e l’innamoramento amore e l’amore affetto e l’affetto condivisione. Quante parole spese nella ricerca di una verità condivisa! Pugnalate alle spalle di sentimenti precedentemente vissuti, ingombranti presenze per chi non è sicuro di sé, fardello del cuore per chi se li trascina dietro. I silenzi del passato sono menzogne per chi non sa amare il presente. E i silenzi tornano.
s si sil sile silen silenz silenzi silenzi silenzi silenzi silenzi silenzi silenzi silenzi
Non c'è la speranza di un incontro casuale con un passato a lungo desiderato nella contemporaneità dei pensieri dell’oggi che è già ieri. Non c’è più. È svanita con il dolore. Persa nello scorrere dei giorni cancellati, impressa nei quadri dipinti e regalati, racchiusa in un taccuino turchese che racconta le sensazioni di un viaggio, imballato con carta da pacco e spedito al passato affinché lo custodisse in un tempo che non mi appartiene più.
passato passato passato passato passato passato passat passa pass pas pa p … p pr pre pres prese presen present presente presente presente presente presente presente presente
L’aereo è affollato. L’hostess si muove con una freneticità che m’infastidisce. Scambia qualche battuta spiritosa coi viaggiatori. Palesa una nevrosi che mi irrita. Sistemo la borsa sotto al sedile. Lo stuart è giovane e inesperto, forse al primo volo. Conta i passeggeri sussurrando i numeri e accompagnandosi con il gesto della mano che ricorda una conta:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 …
Do un rapido sguardo a Milano che sta in un fazzoletto. Milano è solo Milano.