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sabato 10 marzo 2007

Credo in un solo Dio...e aborro la politica cattolica.


Vi ringrazio per i commenti sul mio credo.
Personalmente sono stanca di Verità pronunciate in nome di Dio. È tempo che i signori della Chiesa assumano la responsabilità personale di ciò che affermano e che la finiscano di rompere i coglioni (se è consentito a Sgarbi dire parolacce in televisione per difendere il papa sarà consentito anche a me dirne per difendere il mio diritto di esprimere la mia opinione) con assurde pretese di autorevolezza riconosciuta da Dio. Ma quale Dio? Quale autorevolezza? Quale autorevolezza e, soprattutto, quale missione di carità e fratellanza si può riconoscere a chi si scaglia contro le minoranze rispondendo a una manifestazione (organizzata dall’arcigay) per il diritto all’uguaglianza dignitaria oltre che costituzionale con una manifestazione di rinculo (che sarà organizzata per fine marzo)?
È tempo che i signori della Chiesa risciacquino i panni sporchi di sangue e iniquità, di menzogne e plagio, di sensi di colpa indotti… è tempo che si occupino di anime, sempre che ricordino di cosa si tratta, e che la smettano di occuparsi di politica. Ma come cavolo si permette la Chiesa che si costituisce parte civile accanto a un prete pedofilo (condannato da un tribunale penale a seguito di indagini che lo hanno messo al tappeto e costretto a confessare le violenze su sei bambini) chiedendo un risarcimento di varie centinaia di migliaia di euro a un ragazzo che ha avuto il coraggio di denunciare, a parlare di moralità e di valori? Come si permette di interferire nelle questioni di Stato, quando non fa neppure parte dello Stato? Come cavolo possiamo permettere che si parli di politici cattolici quando uno dei fondamenti della Democrazia è proprio la laicità?