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domenica 4 febbraio 2007

Spermatozoi da smascherare.

In Val Venosta, Alto Adige, mezza squadra di calcio, un paio di assessori comunali e qualche altro gentiluomo dovranno sottoporsi al test di paternità (Repubblica). Ciascuno di essi potrebbe essere il futuro paparino del bambino di una donzella per nulla intenzionata a portare avanti da sola il fardello della maternità. Pretende un assegno di mantenimento dal futuro e, evidentemente, ignaro papà, salvo identificarlo.
Non mi permetto alcun commento sul buon costume e sui valori della signora, ma, sinceramente, mi sento un po’ affranta. La neo Boccadirosa, libera – per carità! – di allietare i letti di tredici uomini nello stesso periodo, avrebbe quantomeno dovuto fare i conti con la contraccezione. Mi sembra, infatti, che il suo atteggiamento escluda, a priori, la moralità cattolica e quindi non vi è l’attenuante generica della fede (e anche su questo ci sarebbe parecchio da dire). Che non vi sia un briciolo di follia premeditata?