Corrotta dalla figliola, meno antipatica di me fortunatamente per lei e per il prossimo, decido di aderire (parzialmente) all’iniziativa Thinking Bloggers. Per partecipare occorre essere nominati come “blog pensante”, cioè blog che fa pensare.
In questo periodo, francamente, sono io che sto pensando al blog. Mi sono domandata, ad esempio, se serva e quanto e se, al contrario, non sia altro tempo rubato alla vita reale. Perché, in fondo, in rete, ce la cantiamo e ce la suoniamo fra un esiguo numero di persone, sovente di buona cultura e di vedute piuttosto ampie. Ma pur sempre un gruppo esiguo. L’idea di rete, come network di conoscenze e saperi, è ancora lontana dalla blogosfera italiana, troppo legata alla messinscena della “famiglia”. Ci portiamo dietro il retaggio mafioso-cattolico dell’andazzo italian-paesano e ci circoscriviamo in circuiti intellettuali spesso ghettizzanti e ghettizzati.
Non so se merito la nomina di Laura & Lory e quella di Dandapit. Non lo scrivo per sentirmi dire il contrario e, naturalmente, le ringrazio per aver segnalato Il Cassetto delle Idee Libere. Lo scrivo per leggerlo e ritrovarlo e riflettere su ciò che posso fare io con questo spazio, per cercare di renderlo sempre più “pensato” e di stimolo al “pensare”.
A questo punto dovrei nominare cinque blog.
Non lo farò: i blog che leggo, che appaiano o meno nell’elenco dei link (non ho il tempo di aggiornarlo) mi forniscono, quasi sempre, spunti di riflessione. Nominerò un solo blog, non perché sia più “pensante” di altri, ma perché ha il coraggio di non nascondersi dietro alcun paravento di varietà letteraria e di tematizzare senza il timore di stancare. Si tratta di Sorelle d’Italia. E segnalo un blogger che ha scelto il silenzio. Un silenzio che di spunti per pensare ne offre moltissimi.
In questo periodo, francamente, sono io che sto pensando al blog. Mi sono domandata, ad esempio, se serva e quanto e se, al contrario, non sia altro tempo rubato alla vita reale. Perché, in fondo, in rete, ce la cantiamo e ce la suoniamo fra un esiguo numero di persone, sovente di buona cultura e di vedute piuttosto ampie. Ma pur sempre un gruppo esiguo. L’idea di rete, come network di conoscenze e saperi, è ancora lontana dalla blogosfera italiana, troppo legata alla messinscena della “famiglia”. Ci portiamo dietro il retaggio mafioso-cattolico dell’andazzo italian-paesano e ci circoscriviamo in circuiti intellettuali spesso ghettizzanti e ghettizzati.
Non so se merito la nomina di Laura & Lory e quella di Dandapit. Non lo scrivo per sentirmi dire il contrario e, naturalmente, le ringrazio per aver segnalato Il Cassetto delle Idee Libere. Lo scrivo per leggerlo e ritrovarlo e riflettere su ciò che posso fare io con questo spazio, per cercare di renderlo sempre più “pensato” e di stimolo al “pensare”.
A questo punto dovrei nominare cinque blog.
Non lo farò: i blog che leggo, che appaiano o meno nell’elenco dei link (non ho il tempo di aggiornarlo) mi forniscono, quasi sempre, spunti di riflessione. Nominerò un solo blog, non perché sia più “pensante” di altri, ma perché ha il coraggio di non nascondersi dietro alcun paravento di varietà letteraria e di tematizzare senza il timore di stancare. Si tratta di Sorelle d’Italia. E segnalo un blogger che ha scelto il silenzio. Un silenzio che di spunti per pensare ne offre moltissimi.
Il regolamento:
Partecipare se si è stati nominati
Partecipare se si è stati nominati
Lasciare un link al post originario inglese
Inserire nel post il logo del Thinking blog award
Indicare 5 blog che hanno la "capacità di farti pensare"
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