Duana, diciassette anni – l’età di mia figlia! – non vedrà realizzati i suoi desideri e buoni propositi per il nuovo anno. Non vedrà crescere la sua bambina.
Duana è morta, uccisa da un colpo di pistola al petto.
Non darò fiato alle miserevoli considerazioni che già stanno popolando la rete e che rivendicano il risarcimento al popolo rumeno criticando la poca visibilità che il fatto ha avuto e immaginando una diversa indignazione se a morire fosse stata una donna italiana, né le emerite stronzate che popolano le menti più ignoranti e grette giacché il fatto si è “consumato” al Sud.
Un’altra donna è stata uccisa da un uomo: questo è il fatto. Permettere che i fatti vengano deviati dai pregiudizi è gravissimo. Permettere che i fatti vengano infangati da un punto di partenza errato non porterà mai a una nuova storia.
Duana è morta, uccisa da un colpo di pistola al petto.
Non darò fiato alle miserevoli considerazioni che già stanno popolando la rete e che rivendicano il risarcimento al popolo rumeno criticando la poca visibilità che il fatto ha avuto e immaginando una diversa indignazione se a morire fosse stata una donna italiana, né le emerite stronzate che popolano le menti più ignoranti e grette giacché il fatto si è “consumato” al Sud.
Un’altra donna è stata uccisa da un uomo: questo è il fatto. Permettere che i fatti vengano deviati dai pregiudizi è gravissimo. Permettere che i fatti vengano infangati da un punto di partenza errato non porterà mai a una nuova storia.