GLI ALTRI CASSETTI

venerdì 11 maggio 2007

Stranezze


Apro la cassetta della posta più per abitudine che per curiosità. La corrispondenza più importante, oramai, circola su internet perché non c'è più tempo d'attesa per le emozioni. La posta tradizionale è il veicolo per informazioni amministrative e burocratiche: le bollette, qualche multa per divieto di sosta o per eccesso di velocità, molta pubblicità di pessimo livello.

Resto stupita nel trovare una cartolina e ancora più stupita constatando che giunge da Milano, come testimonia il Duomo in primo piano. Capita che qualcuno invii una cartolina, ma non ne ricevo mai dall’Italia. Leggo: Ciao, volevo scusarmi per tutto. Che ne dici di rivederci la prossima volta che capiti a Milano? La firma è quella del mio ex che con tre anni e mezzo di ritardo si ricorda di scusarsi. Rimorso ritardatario o gli anta che accettano il cilicio tanto di moda negli ultimi tempi? Eh no! Niente redenzioni, per cortesia. Facciamo che continuiamo elegantemente a ignorarci, ok?
E, come se non bastasse il rimorso dell'ex...
Ritiro tutto il contenuto della cassetta e mi dirigo verso l'ascensore quando la mia attenzione viene attratta da un pacchetto color ocra appoggiato sopra alla mensola, con l’indirizzo scritto a mano con pennarello nero. È indirizzato a me. Lo prendo e schiaccio il pulsante dell'ascensore con il gomito. Rigiro il pacchetto per capire da chi arriva. Manca il mittente. Dal timbro constato che anche quello viene da Milano. Tastando capisco che si tratta di un libro.

Con una mano impegnata a reggere la borsa, le chiavi, la posta e l’altra intenta a tastare il contenuto del pacchetto, con qualche difficoltà, apro la porta di casa e appoggio tutto sulla sedia di cuoio. Tengo con me cartolina e pacchetto. Osservo la cartolina e mentre aumenta la mia perplessità, mi appresto a soddisfare anche la curiosità di scoprire cosa c’è nel pacco color ocra con l’indirizzo scritto a mano con pennarello nero. La grafia non mi dice nulla. Stampatello maiuscolo. Finalmente apro il pacco e tiro fuori il contenuto che conferma la mia supposizione: è un libro. Ma non un libro qualsiasi, il secondo libro scritto e pubblicato da X. Nella prima pagina con la stessa grafia e lo stesso pennarello con cui è stato scritto l'indirizzo, leggo: FOR YOU. È la seconda sorpresa della giornata. Sapevo del libro e avevo deciso di non leggerlo. X, lo scrittore, è stato un caro amico, ma da qualche anno, per motivi che non mi sono mai stati del tutto chiari, mi odia nel modo più plateale e dichiarato che mi sia mai capitato di constatare. Un odio che è scoppiato forte e impetuoso come la nostra amicizia. Un odio che inizialmente mi ha ferita, poi l'ho accettato. Escludo sia stato lui a inviarmelo giacché trovo il suo odio il più sincero dei sentimenti di cui X sia capace.
Trovo piuttosto singolare che nello stesso giorno, due pezzi della mia vita, un amore intenso e un’amicizia complicata, mi siano capitati addosso investendomi come un tir ad elevata velocità.