Dialogo su msn di ieri sera.
Sai, mamma
io credo che
l’omosessualità
non esista!
Spiegami.
Secondo me “omosessuale”
è una parola
inventata
per confonderci
Può essere, tutte le parole che esprimono diversità lo sono.
Secondo me non è così
Non capisco.
Secondo me
la diversità esiste
Ognuno è diverso dall’altro
Sai, mamma
io credo che
l’omosessualità
non esista!
Spiegami.
Secondo me “omosessuale”
è una parola
inventata
per confonderci
Può essere, tutte le parole che esprimono diversità lo sono.
Secondo me non è così
Non capisco.
Secondo me
la diversità esiste
Ognuno è diverso dall’altro
quindi
siamo tutti diversi
Ma se siamo tutti diversi siamo uguali nella nostra diversità.
Però “omosessuale”
non ha senso
perché se siamo persone
senza distinzione
e se l’amore viene dall’anima
allora che senso ha
chiamare “omosessuale”
chi ama un’altra persona?
è solo una persona
che ne ama un’altra
È un punto di vista interessante. Ne parleremo meglio a voce.
Bé era il mio pensiero di oggi
adesso ti lascio
ho sonno
Ciao Ilaria, buonanotte.
t.v.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.b.
E-mail di Ale di qualche giorno fa.
Carissima,
… Non mi sono mai sentito umiliato come oggi: sono stato a consegnare il progetto per uno stand. Il cliente, B******, è prestigioso e l’incarico ben retribuito. Sarebbe ben retribuito, perché ho rifiutato il lavoro. Nononono, non pensare che mi abbiano dato del frocio, a quello ci sono abituato, ci ha pensato mio padre a farmici fare il callo! No, secondo le logiche comuni non sono stato offeso, eppure non mi sono mai sentito umiliato come oggi. C’erano il responsabile del marketing e la responsabile della comunicazione, tu li conosci bene e loro si ricordano di te. Erano seduti accanto e, con trasparenza, mi hanno detto che avevano valutato anche un altro layout. Succede quasi sempre, non mi sentirei stimolato se non vi fosse una valida concorrenza. Ma a un certo punto lei ha detto al collega: L. non c’è storia! Vuoi mettere il gusto di un omosessuale! Probabilmente voleva farmi un complimento! Dentro di me è scattata una molla che mi ha irrigidito. Diverso sempre, ho pensato. Anche quando la diversità mi torna utile. Ma non me la sono sentita di appropriarmi di questo privilegio. Ho ripensato alla nostra discussione sulle pensioni: tu ti scagliavi contro il pensionamento femminile anticipato rispetto a quello maschile; dicevi che le donne la devono smettere di pretendere diritti e tenersi stretti i privilegi che creano diversità. Allora ti risposi che stavi esagerando. Oggi ti capisco.
Estratto di recentissima saggezza.
«Qui l'idea è che noi siamo lo scarto di Milano. A parte il contenuto della mostra, mi sembra un' idea irriguardosa» … «Se questa mostra fosse venuta da Napoli avrei potuto contestarne i contenuti, ma oggi ne contesto il metodo. L' idea che non si faccia più là, e che invece si faccia a Napoli, mi sembra francamente una cosa sconveniente e inaccettabile».
L’oggetto è la mostra d’arte omosessuale Vade-Retro e le parole sono del ministro Mastella, su Il Messaggero. Dopo Amato, anche Mastella fa appello al furor del popolo, ma in questo caso il campanilismo dei napoletani fa gioco e creare quel clima di “E noi che siamo ‘na scjkefezza?!” è utile a deviare – come Amato ha deviato dalla responsabilità delle religioni in tema di violenza sulle donne – l’attenzione, dalla censura pro-perbenistidelcazzo alla provenienza geografica.
Piccola apocalisse per due ragazzi di-versi.
Che a me lei piaccia non è un segreto. Le sue righe mi penetrano come saette, talvolta, e come carezze amare, talaltra. Ma sempre.
Qui trovate sì una denuncia alla censura, ma anche, e soprattutto, un racconto che vi consiglio di leggere.
siamo tutti diversi
Ma se siamo tutti diversi siamo uguali nella nostra diversità.
Però “omosessuale”
non ha senso
perché se siamo persone
senza distinzione
e se l’amore viene dall’anima
allora che senso ha
chiamare “omosessuale”
chi ama un’altra persona?
è solo una persona
che ne ama un’altra
È un punto di vista interessante. Ne parleremo meglio a voce.
Bé era il mio pensiero di oggi
adesso ti lascio
ho sonno
Ciao Ilaria, buonanotte.
t.v.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.b.
E-mail di Ale di qualche giorno fa.
Carissima,
… Non mi sono mai sentito umiliato come oggi: sono stato a consegnare il progetto per uno stand. Il cliente, B******, è prestigioso e l’incarico ben retribuito. Sarebbe ben retribuito, perché ho rifiutato il lavoro. Nononono, non pensare che mi abbiano dato del frocio, a quello ci sono abituato, ci ha pensato mio padre a farmici fare il callo! No, secondo le logiche comuni non sono stato offeso, eppure non mi sono mai sentito umiliato come oggi. C’erano il responsabile del marketing e la responsabile della comunicazione, tu li conosci bene e loro si ricordano di te. Erano seduti accanto e, con trasparenza, mi hanno detto che avevano valutato anche un altro layout. Succede quasi sempre, non mi sentirei stimolato se non vi fosse una valida concorrenza. Ma a un certo punto lei ha detto al collega: L. non c’è storia! Vuoi mettere il gusto di un omosessuale! Probabilmente voleva farmi un complimento! Dentro di me è scattata una molla che mi ha irrigidito. Diverso sempre, ho pensato. Anche quando la diversità mi torna utile. Ma non me la sono sentita di appropriarmi di questo privilegio. Ho ripensato alla nostra discussione sulle pensioni: tu ti scagliavi contro il pensionamento femminile anticipato rispetto a quello maschile; dicevi che le donne la devono smettere di pretendere diritti e tenersi stretti i privilegi che creano diversità. Allora ti risposi che stavi esagerando. Oggi ti capisco.
Estratto di recentissima saggezza.
«Qui l'idea è che noi siamo lo scarto di Milano. A parte il contenuto della mostra, mi sembra un' idea irriguardosa» … «Se questa mostra fosse venuta da Napoli avrei potuto contestarne i contenuti, ma oggi ne contesto il metodo. L' idea che non si faccia più là, e che invece si faccia a Napoli, mi sembra francamente una cosa sconveniente e inaccettabile».
L’oggetto è la mostra d’arte omosessuale Vade-Retro e le parole sono del ministro Mastella, su Il Messaggero. Dopo Amato, anche Mastella fa appello al furor del popolo, ma in questo caso il campanilismo dei napoletani fa gioco e creare quel clima di “E noi che siamo ‘na scjkefezza?!” è utile a deviare – come Amato ha deviato dalla responsabilità delle religioni in tema di violenza sulle donne – l’attenzione, dalla censura pro-perbenistidelcazzo alla provenienza geografica.
Piccola apocalisse per due ragazzi di-versi.
Che a me lei piaccia non è un segreto. Le sue righe mi penetrano come saette, talvolta, e come carezze amare, talaltra. Ma sempre.
Qui trovate sì una denuncia alla censura, ma anche, e soprattutto, un racconto che vi consiglio di leggere.