GLI ALTRI CASSETTI

mercoledì 19 settembre 2007

Sul dire.


Remo Bassini, sul suo blog, segnala un post (denuncia? sfogo? Vedete voi) di Barbara Garlaschelli.
Ecco, a me oggi è successo questo: per motivi che non sto a raccontare perché rientrano nella sfera privata altrui (né cambiano questa storia) sono rientrata con un’auto che c’ha il posto riservato agli invalidi. La dovevo lasciare in una certa zona, comoda per una certa persona. E allora – forse un po’ egoisticamente, non so – ho pensato: Almeno non dovrò girare un’ora per trovare parcheggio! Seeeee…prossimo miraggio a destra. Nella zona ho contato - visto che ho girato parecchio - dodici (dico dodici) aree-parcheggio riservate agli invalidi. Solo un'auto mostrava il permesso (quello giallo, lo avete presente?). Le altre erano parcheggiate e basta. Free, ecco, diciamo così. Ora, io quest’auto la dovevo lasciare proprio là ed era un mio (momentaneo) diritto, o meglio, un diritto di chi guida di solito quell’auto. Mi sono incazzata. Mi sono incazzata veramente. Sono scesa, sono andata al bar e ho chiesto di quale idiota fosse la macchina parcheggiata “là”. Io, anche se a volte posso sembrare polemica, sono una persona controllatissima; difficilmente vado in escandescenza (lavoro escluso…so che alcuni miei colleghi leggono e che potrebbero sostenere il contrario). Ma ero veramente incazzata. Forse perché mi sono – per un attimo – trovata a vivere la criticità.
Come un’altra volta che – per gioco (lo scrivo con tranquillità) – chiesi a Cecilia di fare un giro sulla sua sedia a rotelle. Provai a fare il percorso solito e mi resi conto – personalmente – delle difficoltà. Provai e capii. Prima, immaginavo e basta. Non è sufficiente.
Ecco, provateci a cercare un parcheggio per invalidi; provateci a salire su una sedia a rotelle e andare a fare la spesa, al lavoro, al mercato… Cazzo, qui non si tratta di un gioco. Questa è la vita di tutti i giorni per alcune persone.

Leggete il post e soprattutto smettiamola di riflettere e cominciamo a fare.
ALTRA SEGNALAZIONE IMPORTANTE.
Ho firmato poco fa (grazie Sabrina, sono sempre di corsa e non riesco a leggere tutti i vostri blog) la petizione per Gramos. Per chi volesse firmare.