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martedì 11 dicembre 2007

Libri letti in questi giorni.

L’acchito, Pietro Grossi.
Mi ha incantata. Tutto inizia da un acchito provato e riprovato fino a quando la palla non ritorna esattamente al punto da cui è partita. Le geometrie perfette del biliardo e le asimmetrie della vita. Nel biliardo, ma anche nella vita, la sfortuna non esiste. Se sbagli significa che hai tirato male.

Barbablù, Kurt Vonnegut
Attraverso l’autobiografia-diario di un’estate di Rabo Karabekian, armeno perché nato da genitori armeni e “affarista dell’arte”, Vonnegut traccia, con ironia frammenti della storia americana, ma anche dell’Italia di Mussolini. È un pittore Rabo Karabekian? No, è un fallimento come pittore. Ma quale pittore non è, almeno in vita, stato definito un fallito? Non lui, non Dan Gregory che dipinge il vero. L’arte? È arte l’astrattismo?
Ma non solo. Vonnegut in questo libro fa riflessioni interessanti sulla donna. No, non si tratta delle solite cazzate: Adesso tocca alle donne, dirà. Quando? Non ve lo dico, ovviamente. Ma traccia una cruda realtà di guerra. Di guerra e di donne. Con satira e ironia. E cosa ci sarà mai nel patataio di Barbablù?
Se non avete mai letto Vonnegut, iniziate da qui.

I silenzi di Joe, Fabio Della Seta.
Strazianti, taglienti, monologhi che sarebbero dialoghi se Lui rispondesse. Se almeno una volta Lui rispondesse. E invece ci lascia soli con le eterne domande che rimbombano nella testa e cercano risposte che Lui non dà. E che ci formuliamo da noi, ché, forse, alla fin fine, Lui non c’entra.

Sto leggendo Il diario di Jane Somers, Doris Lessing. Non l’avevo ancora letto. Man mano che vado avanti mi sento ignorante per non averlo “scelto” prima. Mi spiace che ci siano vari errori di battitura che denotano poca attenzione nella trascrizione e revisione.