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domenica 21 ottobre 2007

Randagi International

Randagi sta ottenendo un discreto successo. Al fine di non limitare la lettura dei racconti ai soli italiani, con la mia amica Jane (Bhuidhe, per la blogosfera) ne abbiamo ipotizzato la traduzione in inglese. Naturalmente a tutti gli autori sarà chiesta autorizzazione e sarà inviato, in privato, l’indirizzo e-mail di Jane al fine di concordare passaggi e trasposizioni.

Jane, oltre ad essere una carissima amica, ha competenze specifiche e ampia professionalità nel settore. Competenze e professionalità che, esclusivamente per Randagi, saranno completamente gratuite.

Personalmente vedo in questo progetto, oltre che l’affermazione di un concetto che mi sta caro (la rete non è: la rete si fa) il nostro no alla burocratizzazione dei blog. Ritengo che la velocità, la gratuità e la facilità di questo mezzo sia un potere che i cittadini italiani non debbano mai lasciare intaccare. È l’ultima voce realmente libera, per chi, naturalmente, riesce a capire l’importanza di questa libertà.

Aggiungo due dettagli (a gentile richiesta e visto che da un po' di tempo, da quanto mi scrivete, è impossibile commentare sul mio blog):

1. Collaboro gratis anche con Buran, un'ottima rivista online che fa la stessa cosa di Randagi nella direzione opposta, cioè dalla lingua straniera verso l'italiano.

2. Mi sono tagliata i capelli da quando è stata scattata la foto (nel corso di una bella serata a Milano, n.d.a.)




JANE & ASSU